General Factsheet - Italian

Randa Wahbe April 10, 2013 0

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Detenzione israeliana e pratiche di reclusione: sin dall’inizio dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi nel 1967, più di 750,000 palestinesi sono stati detenuti dalle forze armate israeliane. Questo dato rappresenta approssimativamente il 40 % del totale della popolazione maschile nei territori palestinesi occupati.

Detenzione amministrativa: la detenzione amministrativa è una pratica usata dagli Israeliani per trattenere palestinesi con ordini di reclusione che variano da uno a sei mesi, rinnovabili a tempo indeterminato. Gli ordini di reclusione sono basati su informazioni segrete alle quali né i detenuti, né i loro avvocati hanno accesso. La detenzione amministrativa è spesso usata quando le prove sono insufficienti per giudicare i palestinesi in conformità alle leggi militari che Israele usa per governare la Cisgiordania.

Detenzione amministrativa illimitata: la detenzione amministrativa indefinita è contro la legge internazionale, la quale stabilisce che la detenzione amministrativa – detenzione ordinata da autorità esecutive, piuttosto che giudiziarie- può avvenire soltanto in casi di emergenza di reale e immediata minaccia alla sicurezza dello Stato, che per definizione deve essere definita.

Il prigioniero palestinese tenuto più a lungo in detenzione amministrativa, Mazen Natsheh, ha passato cumulativamente quasi dieci anni e mezzo in detenzione amministrativa a partire dal 1994.

Detenzione amministrativa in numeri: L’utilizzo della detenzione amministrativa in Palestina è in aumento dall’inizio della Seconda Intifada nel 2000. Appena prima che l’Intifada iniziasse, Israele tratteneva 12 palestinesi in detenzione amministrativa. Entro l’inizio del marzo 2003, i detenuti erano diventati più di mille.

Tra il 2007 e il 2011, furono emanati da Israele 8.157 ordini di detenzione amministrativa. Nel febbraio 2013, erano 178 i detenuti amministrativi palestinesi sotto custodia israeliana, tra cui 9 membri del Consiglio Legislativo Palestinese.

Detenzione amministrativa e interruzione del processo democratico palestinese :

La detenzione amministrativa è stata usata da Israele anche per prendere di mira ufficiali palestinesi eletti democraticamente, specialmente quelli nel blocco del cambiamento e della riforma, che è considerato essere pro-Hamas ma include anche membri indipendenti e non musulmani. Entro il 2009, quasi un terzo dei membri del CLP (Consiglio Legislativo Palestinese) è stato tenuto in detenzione amministrativa dalle forze israeliane. Dal 2005, 20 membri del CLP sono stati messi in detenzione amministrativa, sei dei quali sono stati reclusi più di una volta. Tutti i partiti politici palestinesi vengono considerati illegali secondo la legge militare di Israele, rendendo ogni palestinese attivo politicamente vulnerabile alla carcerazione.

Maltrattamento: La detenzione amministrativa fa fronte a diverse forme di maltrattamento, che includono tortura,trascuratezza nel fornire assistenza medica, condizioni di reclusione scadenti, accesso limitato alla consulenza legale e ai diritti di visita familiare.

Visite familiari: I detenuti amministrativi solitamente ricevono poche, se non nessuna, visita familiare. Le famiglie si vedono spesso negare la visita per ambigue ragioni di ‘sicurezza’.

Le visite sono rese ancora più difficili dal fatto che Israele trattiene i detenuti amministrativi in prigioni o centri di detenzione nei territori del 1948, in contraddizione con l’Articolo 76 della Quarta Convenzione di Ginevra, la quale proibisce il trasferimento di prigionieri dai territori occupati. Ciò, associato all’uso di un sistema di permessi restrittivo per controllare i movimenti palestinesi, significa che molte famiglie non possono andare a trovare i loro parenti in detenzione amministrativa.

Tortura: Le confessioni ottenute sotto tortura sono legittimate nei processi militari o nei tribunali israeliani. Dal 1967, 72 detenuti sono morti di tortura in reclusione. Secondo la legge militare israeliana, i prigionieri possono essere tenuti sotto interrogatorio fino a 60 giorni senza accesso a un avvocato, prevenendo in modo efficace controlli appropriati sui metodi di interrogatorio. Questa è una violazione della legge internazionale.

Sistema legale: la detenzione amministrativa, originariamente basata sulle norme di Difesa (Emergenza) del Mandato britannico (1945), è autorizzata dalla legge militare israeliana e dalla legge interna a Israele. Quest’ultima viene applicata ai cittadini israeliani che vivono nei territori del 1948 e ai 500,000 coloni israeliani che vivono illegalmente in Cisgiordania,la prima invece viene applicata ai palestinesi in Cisgiordania. Nella pratica la forma di detenzione amministrativa legale, secondo la legge interna di Israele, è quasi esclusivamente applicata ai palestinesi possessori della cittadinanza israeliana, i quali formano approssimativamente il 20% della popolazione israeliana e fanno sistematicamente fronte alle discriminazioni della legge.

Complicità delle aziende: Gran parte dei centri di detenzione e delle prigioni dove sono tenuti i prigionieri amministrativi sono gestiti da G4S, la più grande compagnia privata militare e di sicurezza del mondo. La società civile palestinese ha fatto appello alla comunità internazionale per boicottare, prendere misure di disinvestimento e di sanzione nei confronti di G4S, come parte del movimento BDS, in modo da rendere la compagnia responsabile della sua partecipazione alla violazione dei diritti umani e della legge internazionale.

 

 

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